
Sono assistente sociale e psicologa e vivo in Spagna, a Barcellona, dal 2010. In Italia mi sono laureata in servizio sociale e ho esercitato la professione per circa 15 anni prevalentemente in un Comune, dove avevo vinto uno dei molti concorsi degli enti locali che uscirono appena laureata, nel lontano 1997. Mi sono trasferita all'estero per una scelta familiare ben precisa dovuta al fatto che mio marito ricevette una proposta lavorativa impossibile da rifiutare, in concomitanza con il fatto che io ero stanca di fare l'assistente sociale nel servizio pubblico italiano. A Barcellona ho preso la laurea in psicologia, mio vecchio sogno, e ho fatto una formazione in psicoterapia Gestalt.
Quando mi sono accinta a omologare il mio titolo italiano, dopo vari anni che giá vivevo all'estero, conoscevo bene la lingua e mi ero giá laureata in psicologia, mi sono trovata veramente in difficoltá e in un percorso praticamente nuovo. Ho scoperto che ero quasi la prima assistente sociale italiana a chiedere l'omologazione in Spagna; oltretutto la legge era cambiata da pochi anni e al Ministero a Barcellona mi spiegarono con molta competenza le varie possibilitá, ma non mi dettero alcuna certezza perché mi dissero che questo titolo non lo aveva omologato quasi nessuno.
Contrariamente a quanto molto spesso si puó pensare, emigrare in un Paese estero non é una cosa da fare alla leggera e, soprattutto, Spagna e Italia non sono cosí simili come si puó ingenuamente pensare, anzi, sono diversissime dal punto di vista organizzativo, culturale e legislativo. In questo senso, ho trovato quasi piú somiglianze tra Spagna e Germania (paese che conosco un pó perché ci vivono alcuni parenti) che tra Spagna e Italia, anche se puó sembrare incredibile!
Il primo scoglio é stato, ovviamente, quello linguistico. Mi sono messa a studiare lo spagnolo ma, quando entravo nei siti delle universitá locali per scoprire come si facesse a iscriversi all'universitá (cosa che ho poi fatto) trovavo tutto scritto in catalano, e pur con molta fantasia era impossibile per me capire cose cosí complesse come le procedure di iscrizione, di convalida di esami fatti all'estero, ecc. Cosí, a pezzi e bocconi, cominciando a studiare due lingue insieme, usando un pó l'inglese e un pó l'italiano con il personale di segreteria, ricorrendo a sante amicizie che, devo dire, ho stretto subito scoprendo una grande generositá del popolo spagnolo e catalano (!) alla fine, non senza vari mal di testa, ho ottenuto da Madrid la credenziale per l'accesso all'universitá degli studenti stranieri, l'iscrizione a una universitá locale (non pubblica) e anche la convalida di alcuni esami che avevo sostenuto alla facoltá di psicologia di Firenze. Non solo, sono anche riuscita ad accreditarmi come mediatore familiare nelle liste della Generalitat di Catalunya!
Ho scritto due articoletti, uno sull'omologazione del titolo di servizio sociale e uno sulle possibilitá di sbocchi lavorativi nel settore sociale in Spagna, e sorprendentemente, ho cominciato a ricevere decine di commenti, e-mail, richieste di contatto. Improvvisamente mi hanno cercato almeno una decina di colleghe che giá vivevano in Spagna e che stavano seguendo la strada dell'omologazione, ma mi hanno anche scritto persone interessate all'Erasmus, al lavoro, a un master.
Ho perfino svolto una consulenza professionale a una collega in sede che ha chiesto di vedermi presenzialmente per avere subito informazioni certe e non perdere tempo!
Non pensavo che la Spagna suscitasse tanto interesse, non essendo un Paese ricco e sviluppato dal punto di vista lavorativo come, per esempio, la Germania, UK ma anche la stessa Francia. Peró evidentemente mi sbagliavo...
Ho dato e daró molto volentieri una mano a tutti coloro si trovano in questo frangente, perché io ho dovuto fare tutto da sola (unico aiuto, una consulenza telefonica di una bravissima avvocatessa spagnola residente a Padova!) e so quanto sia angosciante venirne fuori. So anche, per esperienza personale, che farsi una professione all'estero non é facile ma non é impossibile. Non ho peró oggettivamente il tempo di stare in chat, forums o rispondere alle numerose mail che spesso mi arrivano, anche se cerco, ogni tanto, di stare dietro a vari commenti e non lasciarli senza risposta. Ad oggi lavoro come terapeuta familiare a tempo quasi pieno, ma ho anche una famiglia e i ritmi della cittá non mi lasciano molto tempo per le reti sociali. Ho quindi deciso di provare a scrivere periodicamente nel mio blog una serie di articoli guida sui temi delle omologazioni e della ricerca lavorativa e magari, chi sa, anche qualcosa sulla mia esperienza professionale.
Potrebbe anche venirne fuori qualcosa di interessante anche per chi non vuole emigrare: le pratiche professionali sono molto diverse da un Paese all'altro, qualche anno fa vari colleghi mi chiesero qualche scritto personale ma io ero troppo occupata a "integrarmi"... ora come ora trovo interessante la possibiltá di mantenere un contatto con i colleghi italiani, perché, nonostante l'ingessatura generale del sistema dei servizi italiano rispetto a quello estero, piú pratico, maneggevole e agile, trovo che la produzione teorica italiana ijn ambito psicologico e sociale batta di gran lunga quella spagnola, almeno (ho avuto modo di verificarlo mettendo piede nella libreria Feltrinelli di Pisa la scorsa settimana).
Quindi, "manos a la obra"... anche se domani torno dai miei piccoli pazienti e quindi non so ancora quando potró scrivere qualcosa!
Chiara
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Alexandra (lunes, 21 septiembre 2020 12:29)
Hola Chiara,
La situación en la que me encuentro ahora mismo es la misma en la que te encontrabas tu cuando tuviste que emigrar a España por motivos personales, pero al contrario. Estoy viviendo en Italia por motivos personales, y como educadora social graduada en la universidad de Murcia quisiera ejercer como tal en Italia. Pero las ayudas que he recibido hasta el momento para poder entender el proceso son escasas y muy lentas. El haberte encontrado , lo podría describir metaforicamente como "la bienvenida al paraíso"
Para empezar nadie me sabe decir si aquí en Italia es lo mismo educadora social que assistente sociale. Me he puesto en contacto con la Università del Salento, con el Croas de Puglia, con el Croas Nacional,.....y sus respuestas son siempre las mismas: te enviamos este link, tu situación es particular,.....bla, bla, bla!!! Pero nadie se plantea el ayudarme o darme algún contacto que sepa realmente cual es el proceso ha seguir.
Así que, como has sido una de las únicas personas que me ha ayudado ha entender que el diploma suplement no sirve de nada y que hay que realizar muchos steps para poder ejercer como tal, me gustaría (siempre que puedas) que me ayudaras ha entender mas sobre qué pasos tendría que realizar para homologar mi graduado en Italia, y poder acortar los tiempos.
Te dejo mi email por si quieres contactar conmigo directamente: alexandra.87.ct@gmail.com
Grazie mille
Saverio (sábado, 24 abril 2021 12:54)
Ciao, sono uno psicologo italiano da poco abilitato alla professione e sarei interessato a trasferirmi a Barcellona. Vorrei chiederti se è facile omologare il titolo e se, una volta fatto ciò, c’è richiesta di lavoro in questo ambito. Grazie e buona giornata.
Antonella (martes, 21 junio 2022 15:53)
Ciao
Sono Antonella, psicologo clinico e analista del comportamento (lavoro con utenti autistici). Mi hanno convalidato il titolo dopo anni, nel frattempo sono rientrata a Bari per lavorare, perché in Spagna non sono riuscita ad esercitare la professione di psicologo. Vorrei avere consigli su come muovermi per ritentare e provare ad offrire il mio servizio lì. Un saluto
Chiara (martes, 21 junio 2022 16:11)
Ciao Antonella. Il problema è che ora per esercitare qualsiasi mansione di psicoterapia o affine, è necessario avere il titolo di psicologo generale sanitario attraverso l'apposito máster. Non è possibile omologarlo perché esiste solo in Spagna (lo sta offrendo la unicusano online in spagnolo, ma dubito fortemente che verrà omologato). Altrimenti qui puoi lavorare nel settore sociale. Per psicoterapia stanno uscendo tantissime offerte ma tutti assolutamente tutti chiedono questo máster. Sí può lavorare senza ma bisogna avere contatti propri e questa è la parte più difficile. Io se veramente sei interessata ti consiglierei di venire, fare un altro lavoro, farti questo máster facendo un tirocinio specifico nel tuo settore e poi sicuramente lavorerai.
Per altre info: chiaral54@gmail.com
Giulia (jueves, 05 enero 2023 21:08)
Ciao Chiara,
Sono laureata in scienze dell'educazione (l-19) e a breve conseguirò anche la magistrale in (lm-85) progettista dell'intervento educativo, e sto davvero pensando di andare in Spagna per coronare il mio sogno e fare il grado di Psicologia, dato che mi piacerebbe tanto lavorare più da un punto di vista psico.
Avrei davvero bisogno di un consiglio, perché sono un po' persa in realtà in tutta questa burocrazia e non so se e quanto sia fattibile omologare parte dei miei esami e poter prendere la laurea in psicologia in Spagna e dopo la quale sarei psicologa giusto? Non come qui in Italia che dopo la triennale non possiamo esercitare la professione di psicologo.
Ti chiedo se riesci a darmi qualche dritta anche in merito alla tua esperienza �
Grazie!
Chiara (viernes, 06 enero 2023 19:24)
Allora, convalidare gli esami é un pó un incubo. Non impossibile, ma molto molto difficile. É facile tras corsi spagnoli, molto ostacolato per chi viene dall'estero. Nel mio caso provai a convalidare il primo anno di psicologia fatto in Italia e non mi fu riconosciuto quasi niente e ho ripetuto molti esami praticamente "doppi" o "tripli" anche se loro sostenevano che i programmi erabno diversi. Il sistema dei crediti é diversissimo: in Italia quasi tutti sono esami da 6 e 9 crediti, in Soagna spezzano il piano di studi in tanti esametti da 3 crediti e quindi non gli va di "perdere" soldi riconoscendoti 9 crediti perché cosí tu matricoli tre da tre e guadagnano loro. Io avevo fatto psicofisiologia a Firenze studiando il Kandel direttamente (fisica e chimica pure) che corrisponde a quello che qui é due esami, psicofisiologia e psicobiologia. Uno me lo hanno riconosciuto e l0altro no, inutile dire che il programma loro rispetto a quello di Firenze (che pure non é una cima di facoltá) e livello elementare ma scarso scarso. Peró non ti consiglio nemmeno di finire psicologia lá e poi omologare qua perché omologare qua psicologia dall'Itaia é quasi impossibile e ti obbligheranno a fare il master sanitario (che comunque dovrai mettere in conto di fare, per lavorare, perché é vero che qui con quattro anni di psicologia a ciclo unico sei abilitata, peró ad oggi nessuno ti prende a lavorare senza questo PGS... Trieste realtá (io alla fine lho fatto e ho dovuto spendere ben 12000 euro e cinque mesi di tirocinio anche se giá lavoravo come psicoterapeuta affermata).
Insomma armati di pazienza... sicuramente il mercato del lavoro é piú dinamico che in Italia peró qui vogliono master, master e poi ancora master (sí con 4 anni sei psicologa ma metti in conto altro due di PGS e almeno altri due di un altro master o formazione in psicoterapia!)